Archive for 21 Maggio 2007

Omosessualisti

Maggio 21, 2007

Sentita nella conversazione della domenica sera di Marco Pannella: la definizione dell’Arci Gay come “organizzazione omosessualista”. Come se fosse una specializzazione nell’ambito della medicina della politica.

Ci sto pensando.

No, la legislazione degli sconfitti no

Maggio 21, 2007

Se ho capito bene Marco Simoni, su OneMoreBlog, dice che nella proposta di Fassino c’è una saggezza che va oltre i DiCo e che bisogna starci. Beh io come riassuntore faccio schifo, leggete lui direttamente, io sono buono a dire il mio parere.

Credo che Simoni faccia il tipico errore “minimalista” che Fassino riprende direttamente dalla tradizione comunista in fatto di diritti civili. Detta diversamente, poiché non ci sono “i rapporti di forza” per imporre la soluzione principale, bisogna trovare un terreno intermedio, un compromesso, all’interno del quale la debolezza si fa forza (Fassino propone di lavorare sul codice civile come hanno sempre detto i cattolici, Forza Italia e come propone Alfedo Biondi). Il segretario cerca due risultati in una mossa: avere ciò che era previsto nei DiCo e risolvere il contenzioso con i suoi amici di partito (democratico) cattolici ruiniani.

La cosa è presentata così bene che mi è venuta voglia di pensarci un po’. Dico soprattutto come la presenta Marco Simoni. Ma ammettiamo che un confronto su quei punti cominci. davvero. Cosa succede a quel punto?

Succede che l’altra parte, che ogni giorno mette sul tavolo la forza del family Day, comincia a falciarteli uno dopo l’altro. Insomma arriveresti a un risultato finale, di molto, ma proprio molto inferiore al punto di partenza di Fassino. Punto di partenza che già contiene la sconfitta, sotto forma di rinuncia al riconoscimento pubblico dei diritti.

Riducendo tutto a concessione dentro l’articolato del codice civile (quindi riportando tutto alla pattuizione privata), la questione della pari dignità tra cittadini omosessuali e non, la parità tra coppie omosessuali ed etero scompare. E’ un male? Un male lo è sì, perché solo il riconoscimento pubblico ci fa portatori di diritto. Dentro la proposta del codice civile, è scritta la nostra sconfitta politica. Fassino lo sa, e cerca di allontanre da lui i danni collaterali del suo appoggio, se mai c’e’ stato.

Dice, e se non succede questo rimaniamo senza niente in mano… Perché, pensate che lo scambio fondato sul rinnegamento possa dare un risultato migliore? Non è meglio sopportare la sconfitta e lottare ancora, lasciando che la contraddizione rimanga aperta lì, e li dilani per quel poco di coscienza che gli è rimasta?
Compagno Fassino, lascia perdere.

Vecchia storia, la complicità col carnefice

Maggio 21, 2007

Questo qui , uno molto integrato nella Chiesa, se lo chiede pure se la sua esclusione dalla direzione del coro parrocchiale è dovuta alla gayetà.

E’ che nella categoria esiste gente cocciuta che non si convince che se giochi con le culture che negano il diritto, poi ti scotti con la discriminazione.

La domanda finale dell’articolo che si fa  il nostro amico discriminato: “Il Family Day ha dato alla testa?” è giusta. Non c’è alcun dubbio che sia così. Ma se rimani dentro una istituzione che discrimina, con la testa bassa e condividendone i valori, diventi complice della discriminazione che ti colpisce. E non c’era bisogno del family Day per sentire nella Chiesa la sua furia omofobica.

Quanto ci vuole per capire che non è un incidente? Che quel “non esibire” la tua relazione è il prezzo che paghi perché non scatenino la loro persecuzione? Convincetevi a consumare la vostra rottura, la complicità col carnefice è insopportabile.