Posts Tagged ‘Chiesa’

Spezzare la catena

gennaio 21, 2008

Io glielo chiedo ai gay cattolici, le cui scelte non ho mai né capito né condiviso.

Se non sia venuto il momento di aprire la bocca e di dirlo: che piuttosto che vivere nell’inferno dei Ruini e dei Bagnasco è meglio stare fuori della Chiesa.

Perché in quel modo avrebbero più peso e pià chance di tornarci da persone libere.

Errata Corrige sul voto di Luxuria

novembre 11, 2007

Ci siamo cascati un po’ tutti, ma vf c’è cascato di certo.

Abbiamo tutti detto che Vladimir Luxuria avrebbe votato, come hanno fatto i senatori di Rifondazione, astenendosi sull’emendamento alla finanziaria che avrebbe fatto pagare l’ICI sugli immobili della Chiesa sedi di attività commerciali.

La cosa è effettivamente avvenuta, ma Luxuria non può averlo fatto. Per il semplice motivo che Vladimir è deputato, non senatore, ed è il Senato ad aver votato su quell’emendamento.

Mi scuso con chi ho involontariamente ingannato e ovviamente con Vladimir.

Il discorso politico sull’ambiguità del comportamento di Rifondazione, della sinistra “radicale” e del partito democratico sulla faccenda resta in piedi. Ma Luxuria non c’entra niente.

E a questo porposito questa è la spiegazione (intervista audio di Maurizio Turco) sul perché sulla materia stiamo per essere denunciati, come paese, dalla commissione europea.

Vladimir, no

novembre 10, 2007

Leggi l’errata corrige

Paolo Colonna se la prende col paradosso per cui l’onorevole Luxuria compie azioni “radicali” (in senso pannelliano) di provocazione di dialogo e poi vota con la sinistra “radicale” (pardon, comunista) contro un emendamento alla finanziaria che avrebbe fatto pagare l’ICI alle imprese commerciali della chiesa, tipo gli alberghi a 4 stelle. E si dice che non va. In effetti no, non va.

(Ma perché ha un senso che Vladimir si definisca da Crozza “orgogliosa di essere comunista” quando in *tutti* i regimi comunisti lei sarebbe già finita in galera o in campo di lavoro?)

Con la simpatia di sempre, ma non ci siamo.

L’inconscio del redattore

novembre 5, 2007

Un Perry Mason, lo definisce La Stampa, per difendere le centinaia di ecclesiastici coinvolti negli Usa in casi di pedofilia, più di 500. Il suo ufficio è in Vaticano. Chissà se chi ha fatto il titolo alla Stampa sapeva che Raymond Burr, protagonista della serie nel personaggio dell’avvocato americano, ha compiuto prima di morire a tarda età il suo coming out… dopo varie mogli.

L’inconscio è sempre al lavoro.

Una buona parte di noi

ottobre 16, 2007

Exit, di Ilaria D’Amico, continua. Questa volta parla Don Felice (qui il video per intero).

Per don Felice omosessuali sono una buona parte dei preti e parla come ogni omosessuale sa e fa, come uno che nuota contro la corrente del mondo. Ricorda “un amore che è durato per tanti anni” e la possibilità di innamorarsi ancora.

“Di fronte alla scoperta di un prete omosessuale la Chiesa si spaventa. Pensa che il prete sia un pedofilo (…) ma questo è sbagliato. Poi copre, tace, insabbia, non vuole crescere”.

E insiste col voler essere prete: “In questo comunità ci sto anch’io”.

E’ un rivoluzionario, un ipocrita o uno che non vuole prendere la sua strada? Io penso quest’ultima, ma magari no…

(certo a giudicare da quello che scrive Petrus, questo manca poco che sia da bruciar vivo)

Era in missione per conto di Dio

ottobre 13, 2007

Prima batte su internet e si fa riprendere (santa ingenuità) si porta nel suo ufficio in Vaticano il ragazzo dell’appuntamento, che lo riprende di nascosto. Poi dice di averlo fatto per un’indagine di sua iniziativa. E io non so se avere compassione per uno che viene punito solo perché omosessuale, rallegrarmi perché lo hanno beccato e adesso la sua commedia finirà oppure incazzarmi nero perché, pur nella disgrazia, continua a parlare la lingua del potere e a difendersi con quella.

La sua ambiguità sporca il mio giudizio, e mi fa sentire disorientato.