Pixel

novembre 26, 2008

Ma sì, va bene Vladimir, se non pretende di rappresentarmi (ci).  Se non pretende di uscire da ciò che è ora: lui è televisione. Altro è “l’elettorato” che lo ha reso primo. Io non c’ero. In Italia non si eleggono deputati. Nemmeno alle elezioni. Nemmeno sulle isole. Io resto al Vladimir di piazza san Giovanni, e alle sue lacrime su un camion sotto una basilica. Quando misuravamo la nostra solitudine a migliaia. E lì lo avevo delegato, a piangere in pubblico per me.

2 Risposte to “Pixel”


  1. Beh no. Lui l’hanno scelto. Meglio: l’ha scelto la platea di votati (sms, telefonate) che ha preferito lui a tal Belen. Pace. Un ex deputato di rifondazione, ex organizzatore di muccassassina, ex maschietto. Un po’ troppo per rappresentarti (ci), non trovi? Si è saputa rivendere, riprendere, innovare. E io ne sono anche felice. Meglio una trans in più, che qualunque cosa. Quasi. Credo. Io.

  2. Fabio Says:

    ma io non penso che Vladimir Luxuria voglia rappresentare alcuno se non se stessa.
    piccolo appunto, è consuetudine che di trans* m2f come Luxuria si parli al femminile per rispetto alla sua scelta di vita.

    ad ogni modo, Luxuria è sempre stata tutto, attivista gay, transgender, politica, anche “televisione” come dici… ma dov’è il problema?
    se va in tv, dice cose sensate e la gente la vota, dov’è il problema?

    PS: dimenticato di dirtelo nell’altro commento: ben tornato


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