Hanno i nervi a pezzi, a Piazza san Giovanni

Maggio 2, 2007

Viene da dar ragione a Prodi: sono mesi che i toni sono alti. E certo l’accusa di terrorismo a Rivera testimonia di una perdita ormai diffusa nella Chiesa di senso dell’equilibrio. Dopo gli accostamenti alla pedofilia e all’incesto per gli omosessuali per bocca del cardinale Bagnasco, ora l’accusa di terrorismo dell’Osservatore Romano diretta a un presentatore che ha espresso solo un’opinione, seppure attraverso l’invettiva. Ha esagerato Rivera? Ha detto quello che pensava e che hanno pensato milioni di cattolici nei giorni della vicenda Welby.

E non è che manchi la gente a favore. Ma il punto è un altro.

Cos’è che fa saltare i loro nervi?

Che si abbia il coraggio di rispondergli sullo stesso piano. E’ come se volessero soltanto per loro la possibilità del pestaggio politico mediatico. Sono abituati, viziati, dal silenzio terrorizzato dei partiti di centro sinistra, dalla faziosità verbosa della sinistra estrema (non radicale, per favore) e isolata. Danno per scontato l’ossequio del centro destra. Credono di poter far tutto. Poi un giorno un ragazzone neanche tanto brillante prende la parola e davanti a mezzo milione di giovani dice: il re è nudo.

E sì il papa re è nudo. Ed è nudo a Piazza san Giovanni. Pensateci: è il teatro per il quale loro, da mesi, preparano la grande rappresentazione clericale, con palloncini, bambini, disabili, vocazioni alla famiglia e alla sofferenza. E invece il ragazzone rompe il silenzio della complicità e lancia il suo grido ai giovani.

Fra cinque giorni il Senato discute e vota i DiCo, e loro sono come quelle squadre in largo vantaggio cui però tremano le gambe per la paura. Hanno vinto. Ma sono sull’orlo della crisi di nervi.

Buon segno.

3 Risposte to “Hanno i nervi a pezzi, a Piazza san Giovanni”

  1. michele Says:

    “terrorismo” esprimere un’opinione? AIUTO, MI TRASFERISCO IN TURCHIA!!!!!

  2. tato Says:

    ma al di la della ridicola e pomposa presa di posizione dell’Osservatore (e cosa pensavate che dicesse?) quello che è davvero intollerabile in un paese laico (già, appunto) è l’osceno mettersi in ginocchio da parte di istituzioni e partiti che dovrebbero invece essere li per ribadire la libertà di espressione e la laicità dello stato, e tutto per piccoli e miserabili interessi di bottega.
    ma rispedirli ad avignone no, eh??


  3. Attenzione, qui bisogna alzare la testa e subito! Non è possibile che in un paese democratico si arrivi a zittire le opinioni con clamorose affermazioni. Ricordiamoci che a parlare è la Chiesa e che quello che dice, per quanto a me possa essere indifferente, ha un peso nella vita politica e sociale di questo paese.


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